fbpx

Siamo sconcertati dai messaggi ingannevoli che con frequenza sempre maggiore i movimenti per la vita diffondono, sia nelle loro manifestazioni di piazza che nei loro scritti a giornali o su Facebook, spesso sostenuti dal gruppo che si fa chiamare Sentinelle in Piedi. Perché lo fanno? Parlano di una ideologia gender che attaccherebbe, secondo loro, le radici della famiglia. A cosa si stanno riferendo?
Durante la manifestazione Family Day del 20 giugno a Roma, cui hanno aderito, dandone orgogliosamente notizia su numerosi settimanali locali e sulle loro pagine facebook,  sono state sostenute e diffuse  idee che costituiscono terreno fertile e nutrimento per l’odio e il disprezzo nei confronti delle persone omosessuali e delle  donne, considerate esseri inferiori all’uomo e degne di vivere solo se sottomesse a lui e al servizio della famiglia. Quale famiglia?  Verrebbe da pensare alle situazioni descritte da Nuto Revelli ne ‘L’anello forte’ che ritrasse in modo veritiero, intervistando 260 donne che vissero nella provincia di Cuneo a inizio ‘900,  quella che era la realtà della famiglia patriarcale, la famiglia ‘tradizionale’, tanto rimpianta dai nostalgici che ci raccontano e diffondono favole non avendo più memoria diretta di cosa accadeva in quelle famiglie.
Apprendiamo inoltre, dalle loro pagine Facebook, che le Sentinelle in Piedi continuano a monopolizzare i pomeriggi della Provincia cuneese anche durante l’estate. Le loro manifestazioni, silenziose e apparentemente pacifiche, veicolano messaggi di intolleranza e disprezzo  verso le persone omosessuali e le loro famiglie. Rivendicano il loro diritto di libertà di espressione osteggiando da anni una legge che tuteli dalle discriminazioni verbali, psichiche e fisiche motivate da odio omofobico, quell’odio che fa commettere aggressioni e omicidi nei confroti di persone ritenute, a torto o ragione,  omosessuali e quindi da oltraggiare ed eliminare. In nome della loro libertà di parola si sentono autorizzate a dire e scrivere falsità inventando anche nuovi concetti, come ad esempio l’ideologia gender. Noi riteniamo che la libertà di espressione non coincida con la libertà di dire falsità o di inventare spauracchi, come quello del gender, per tenere bloccati il procedere di leggi e l’evoluzione della società civile di cui il nostro Paese fin’ora ha fatto parte.
Dietro la scusa di difendere la famiglia naturale o tradizionale che dir si voglia, si nasconde la volontà di affermare un modello di famiglia arcaico che in molti casi neanche loro stessi hanno realizzato, arrogandosi il diritto di chiedere esplicitamente che le istituzioni pubbliche non riconoscano pari dignità giuridica alle diverse forme familiari che sono già esistenti oggi anche in Italia: coppie composte da persone dello stesso sesso, con figli o senza figli. Inoltre non si tiene conto delle ormai numerose ricerche che dimostrano che il benesere dei bambini dipende dall’amore dei genitori e di chi si prende cura di loro. Avere un padre e una madre non è garanzia di nulla se questo padre e questa madre non si amano e non si rispettano reciprocamente, basta ascoltare le cronache quotidiane per rendersene conto.
Ci preoccupa molto anche la diffusione di informazioni false rispetto agli interventi rivolti alle scuole, da professionisti e associazioni, finalizzati alla creazione di una cultura del rispetto delle persone, alla prevenzione e al contrasto del bullismo omofobico che ha effetti pericolosissimi sulla salute degli adolescenti che vengono presi di mira perché ritenuti omosessuali a volte semplicemente perché non aderiscono a modelli rigidi e arcaici di cosa deve e può fare un maschio e di cosa deve fare e come può essere una femmina.
 
Simone Ballocco – Presidente di Arcigay Cuneo “Granda Queer”
Marco Alessandro Giusta – Presidente di Arcigay Torino “Ottavio Mai”
Lea Anna Carelli – Presidente AGEDO Cuneo
——————————————————————————————————————————————————————————————
“Il Saviglianese”
Lettera a giornali locali CN (da TO)_Articolo Il Saviglianese

Categories:

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.